ENNA. Giunta in ospedale, una donna al nono mese di gravidanza fu informata che il suo piccolo era morto. Per questo la Procura di Enna ha chiesto il rinvio a giudizio, con l' ipotesi di reato di omicidio colposo, per il dottore V.L., ginecologo in servizio a Piazza Armerina nell'autunno 2014, il medico che due settimane prima del ricovero della madre, l'aveva visitata.
Il decesso, poi, sarà constatato il 7 ottobre. La richiesta di rinvio a giudizio è stata depositata dal procuratore Massimo Palmeri e riguarda una morte dovuta, secondo quanto scritto nella ricostruzione del fatto elaborata dalla Procura al termine dell' indagine, a una "sofferenza fetale cronica, aggravata da un distacco parziale di placenta, ad andamento clinico subacqueo".
La Procura ipotizza che il medico, il quale dovrà comparire il prossimo 1 dicembre dinanzi al Gup Luisa Maria Bruno per l'udienza preliminare, avrebbe involontariamente provocato la morte endouterina del feto. All'inizio di dicembre, in pratica, il giudice dovrà decidere se gli elementi dell' accusa siano idonei, o meno, a disporre un giudizio.
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