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Valguarnera, i locali del poliambulatorio restano vuoti

ENNA. Ancora desolatamente vuoti i locali del «Boccone del Povero» che dovranno accogliere tutte le branche specialistiche del poliambulatorio, presenti sino al 18 aprile scorso nel vicino «Sebastiano Arena». Si tratta di specialistiche importanti quali cardiologia, dermatologia, ginecologia, pediatria, fisioterapia, vaccinazioni, oculistica ed altre: in tutto 14.

Sei di esse, quelle di sola visita e cioè geriatria, otorino, ortopedia, diabetologia, fisiatria, centro prelievi, da un paio di mesi sono attive in una stanza della Guardia Medica e del 118, mentre da 20 giorni circa nei nuovi locali del «Boccone del Povero» sono già funzionanti gli uffici amministrativi, il Cup e nulla più.

Quello che stanno vivendo gli utenti valguarneresi è un continuo calvario dovendosi spostare in alcuni casi ad Enna ed a Piazza Armerina per farsi curare. Era stato assicurato a fine giugno, dopo la stipula del contratto tra Asp Enna e l' Istituto religioso, che nel giro di qualche settimana tutto sarebbe tornato a posto ma sono passati 135 giorni dalla chiusura dell'«Arena» e due mesi dall' accordo per i nuovi locali, e delle specialistiche ancora nessuna traccia. Al momento a fare da tampone per alcune branche, ci sono la Guardia Medica e il 118, ma manca no le più importanti, quelle che richiedono l' utilizzo di attrezzature, e manca soprattutto il trasferimento nei nuovi locali del Boccone del Povero.

«L' Arena», si ricorderà fu chiuso dall'Asp di Enna per carenze igienico -sanitarie dopo il sopralluogo effettuato dai Nas e dai carabinieri del luogo. Della questione a fine maggio se ne occupò il comitato cittadino di Carlo Garofalo e Pippo Catalfamo, che a seguito di un' assemblea pubblica, scrisse al Prefetto di Enna, alle massime istituzioni regionali, alla deputazione provinciale, e inviato pure un esposto alla Procura della Repubblica di Enna. Ma nonostante ciò si opera ancora oggi in stato di «emergenza». Falliti infatti tutti gli appuntamenti prefissati.

Giunti all'1 settembre ancora nulla sembra concreto. Si constata solamente che i locali del Boccone del Povero, affittati dall'Asp, aspettano ancora di essere aperti al pubblico. È stata bandita una gara per scialbare e ripulire i locali, sono state installate le linee telefoniche, trasferiti tutti gli archivi dal vicino poliambulatorio e montato il montascale fornito dal Comune, ma di apertura ancora niente. Da indiscrezioni è filtrata la notizia che forse lunedì dovrebbero essere trasferite le 6 specialistiche presenti presso la guardia medica, mentre per quelle che richiedono l' utilizzo di attrezzature, temporaneamente allocate ad Enna e Piazza Armerina, l' Asp starebbe bandendo una gara d' appalto per il trasferimento dei macchinari.
Ma il condizionale è d' obbligo. Abbiamo cercato di contattare sino ad ieri il direttore sanitario dell' Asp, Emanuele Cassarà, senza riuscirci.

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