NICOSIA. Dopo la sospensione dell' installazione di un chiosco alla "Croce", l' opposizione rivendica di avere sollevato il problema sicurezza in quell' area il 30 giugno scorso, quando fu approvato il Piano triennale delle opere pubbliche. E ci tiene a precisarlo, volendo sottolineare con chiarezza quale era la sua posizione in tempi non sospetti.
"In quell' occasione - spiegano i consiglieri La Giglia, Lo Votrico e Giacobbe - avevamo proposto di spostare, come 'priorità 1', la realizzazione della via di fuga di via Belviso, ma anche l' installazione della videosorveglianza in città. La proposta era stata sostenuta dall' intera opposizione e dai consiglieri Spedale e Catalano, ma purtroppo, come spesso accade, la maggioranza consiliare con l' amministrazione l' hanno ignorata".
Il 28 agosto sindaco e amministrazione hanno accolto invece, nel corso di un incontro, le esigenze dei residenti di via Belviso affermando di voler sospender la licenza fino a quando non sarà garantita la sicurezza.
"In quell' incontro - sostengono i tre consiglieri - sono state dette delle inesattezze. Siamo solidali nei confronti della ditta che voleva realizzare il chiosco e dei residenti che hanno sollevato una giusta e seria problematica. Ma sulle responsabilità che si vorrebbero declinare ai dirigenti riteniamo che spesso questi ultimi trovano soluzioni a seguito delle volontà politiche e quindi, né l' Utc, né la polizia municipale hanno responsabilità".
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