ENNA. Secondo i carabinieri della Compagnia di Piazza Armerina, tra il 2011 e il 2013, il clan di Pietraperzia, uno dei più antichi e agguerriti della provincia di Enna, si sarebbe rimesso in moto, sotto una sorta di coordinamento in meno ai tre pietrini Giuseppe Marotta, Vincenzo Capizzi e Giuseppe Piccicuto.
Per questo sono stati chiesti 14 rinvii a giudizio nell’ambito dell’inchiesta “Primavera”, dal titolo dato dai carabinieri all’operazione che a giugno dell’anno scorso ha decapitato i presunti componenti di un’organizzazione criminale. Finirono in manette 10 persone.
Secondo gli investigatori, il gruppo avrebbe controllato l’“ordinaria amministrazione” della presunta cosca, che si sarebbe occupata di estorsioni, traffico di armi e droga e della gestione del cosiddetto controllo del territorio, sotto l’ala di Cosa Nostra.
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