ENNA. Dopo la morte di Salvatore Cutrona, vittima di un agguato a colpi di lupara a Raddusa, la mattina di Pasqua del 2015, sarebbe stato il quarantasettenne Giuseppe Arcaria, assieme a Salvatore Oglialoro, a rispondere direttamente a Salvatore Seminara, presunto boss provinciale di Cosa Nostra, che avrebbe fatto uccidere Cutrona ma che, nonostante questo, voleva mantenere invariati gli equilibri mafiosi a Leonforte.
Per questo Arcaria, arrestato ieri all’aeroporto di Catania, è il «nono uomo» a finire in carcere per l’operazione «Good Fellas». Soprannominato «Pino Mafia», il leonfortese è accusato di associazione a delinquere di stampo mafioso ed estorsione. È ritenuto uno degli esponenti dell’ultimo clan leonfortese, sgominato martedì dalla squadra mobile di Enna e dal commissariato di Leonforte.
Scopri di più nell’edizione digitale
Per leggere tutto acquista il quotidiano o scarica la versione digitale.
Caricamento commenti
Commenta la notizia