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Accoglienza, trecento ragazzi dalla Bosnia ad Enna

ENNA. Hanno vissuto sulla propria pelle, nei racconti e nelle cicatrici dei loro genitori, il dramma della guerra che ha insanguinato l’ex Jugoslavia.

Alcuni di loro in quel tragico conflitto hanno perso gli affetti più cari. Ma da venticinque anni a questa parte c’è un’associazione regionale siciliana, la «Luciano Lama», presieduta dall’ennese Giuseppe Castellano, che porta i bambini bosniaci in Sicilia, in estate e a Natale, ospiti di tante famiglie italiane. È partita ufficialmente ieri con una cerimonia che si è svolta alla Torre di Federico di Enna, la 49^ edizione dell’iniziativa di accoglienza che ha interessato 300 bambini bosniaci, che rimarranno in Italia sino al 2 agosto.

Uomini e donne che chiamano mamma e papà, sono siciliani, molisani, campani, laziali, sardi, pugliesi, abruzzesi e calabresi. Ben 200 i ragazzini, però, che restano in Sicilia, distribuiti in tutte le province dell’Isola, eccetto Messina. L’associazione «Lama» da anni porta qui tutti i bambini degli orfanotrofi; e accede pure ai servizi sociali, che indicano le famiglie più problematiche e i piccoli più bisognosi.

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