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I lavori al Castello di Lombardia "non erano urgenti": 4 comunali a giudizio a Enna

ENNA. Si divide in due tronconi il procedimento sui lavori del Castello di Lombardia, una complessa indagine condotta dalla Guardia di Finanza di Enna. Per le Fiamme Gialle, quei lavori sarebbero partiti sulla base di un falso ideologico, perché definiti «di somma urgenza», quando non sarebbe stato vero. E avrebbero danneggiato, tramite sbancamenti «privi di autorizzazione» – con mezzi meccanici, come «escavatori e martelli pneumatici» – la base rocciosa del Castello.

Saranno processati con il rito abbreviato in 4, a partire dal 18 gennaio prossimo: sono il capo ufficio tecnico del Comune Paolo Puleo; Egidio Elio Marchese, ingegnere capo del Genio Civile; e i funzionari Innocenzo Di Gregorio Gulizia e Gaetano Di Maria. Puleo è difeso dall’avvocato Michele Caruso, Marchese dall’avvocato Giacomo Ventura e gli altri funzionari dall’avvocato Giovanni Palermo.

Lo stesso giorno, il 18 gennaio, il Gup Luisa Maria Bruno deciderà invece per gli altri tre imputati.

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