PIAZZA ARMERINA. Brucia ancora la provincia di Enna. Aerei della Protezione Civile da ieri tentano di spegnere un rogo divampato nelle campagne di Piazza Armerina e arrivato a lambire l’ospedale della cittadina.
Le fiamme oggi hanno raggiunto contrada Bannata, sulla strada tra il capoluogo e Piazza Armerina. Un fronte dell’incendio si è esteso ai boschi tra Piazza Armerina e Aidone. Non ci sarebbero al momento strade chiuse alla circolazione. In Prefettura da ieri a seguire le operazioni è un’unità di crisi.
A Piazza Armerina, oltre l'elicottero della Forestale sono giunti anche due Canadair per evitare che le fiamme giungano all'ospedale che si trova proprio ai margini del bosco di Bellia, dove è divampato l'incendio. L'unità di crisi della prefettura di Enna segue l'evolversi della situazione, mentre nella notte è stato necessario l'intervento di pattuglie di polizia e carabinieri per evacuare alcune abitazioni e garantire la viabilità per i mezzi di intervento.
Interventi in contrada S. Caterina, Torre di Renda, Sollazzo, Cicciona, Bannata, Sambuco, Palmeri, Piano Cannata, Ramorsura, Arenazzo, Muliano e Bellia sono costantemente seguiti dai Vigili del fuoco e dal Corpo forestale della Regione, intervenuti dai comandi di Enna e Piazza Armerina, e da squadre della Protezione civile.
Intanto arriva l'appello di Legambiente: "La Sicilia continua a bruciare, giorno dopo giorno, e noi tutti non possiamo più stare con le mani in mano. Non possiamo stare fermi, inermi e vedere il nostro futuro distrutto, incenerito". Lo dice Gianfranco Zanna, presidente di Legambiente Sicilia.
"Non basta più denunciare, criticare i gravi ritardi della Regione che hanno contribuito non poco a questa situazione drammatica. - aggiunge - Dobbiamo schierarci, prendere posizione contro questi criminali, questi assassini delle nostre bellezze. Chiediamo a tutti i siciliani, di qualsiasi orientamento politico, organizzati o meno in associazioni o comitati, semplici cittadini, di organizzare in tutto il territorio siciliano delle manifestazioni, dei sit in, dei flash mob, dei presidi, per opporsi e fermare questa gravissima situazione creatasi dagli innumerevoli incendi, per isolare questi delinquenti dagli oscuri interessi che continuano ad appiccare il fuoco".
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