NICOSIA. Punto nascita del Basilotta in affanno. In servizio, fra ferie e malattie, ci sono solo tre medici e i turni per garantire l’assistenza diventano massacranti. Si arriva fino a 24 ore consecutive di lavoro per ogni medico, fra turni, anche in «alpi» cioè pagati a parte, e reperibilità. Capita anche che il turno di riposo venga garantito dopo 8 - 10 giorni lavorativi consecutivi. Il direttore sanitario dell’Asp Emanuele Cassarà ha detto: «Stiamo lavorando per garantire l’organico pieno».
Forte anche il turn over dei sostituti del primario, in meno di un mese ne sono stati cambiati tre. L’unità operativa di Ginecologia e ostetricia dovrebbe diventare una unità semplice, quando verrà applicata la nuova rete sanitaria, ma formalmente rimane una unità complessa che non ha un primario interno. L’incarico è affidato da molti mesi ad un medico che lavora, sempre da primario, in un altro ospedale. Per questo era stata nominata una dottoressa che lavora a Ginecologia del Basilotta, ma a fine luglio il primario ha nominato, come suo sostituto, un’altra dottoressa che lavora in un altro ospedale e che quindi non può garantire la presenza quotidiana. Dieci giorni fa per risolvere il problema il dottore Cassarà ha nominato un altro medico che lavora al Basilotta e quindi può garantire la presenza quotidiana. Si tratta del dottore Paolo Trovato che è uno dei soli tre medici attualmente in servizio nel reparto che gestisce. Deroga che dovrebbe essere prorogata anche per il 2018.
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