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Ucciso dal figlio a Barrafranca, l'ultimo saluto a Salvatore

BARRAFRANCA. «Nella sua vita ha avuto una profonda devozione verso il Crocifisso. Adesso questa devozione si trasforma in realtà, perché quel Cristo che ha amato in questa vita nella sua morte adesso riceve con lui la Resurrezione».

Così Padre Giacomo Zangara, parroco della chiesa madre di Maria Santissima della Purificazione di Barrafranca, ha ricordato la memoria di Salvatore Spataro, l’agricoltore sessantanovenne ucciso dal figlio Giuseppe sabato scorso, con una fucilata all’addome da distanza ravvicinata al secondo piano della loro abitazione, nel centro della città, dopo una mattinata di lavoro in campagna.

I funerali si sono svolti ieri pomeriggio alle 15,30. Il feretro è stato portato a spalla da parenti e amici, anticipato sino alle scale della chiesa da una marcia funebre intonata dalla banda musicale di Barrafranca. E la chiesa, nel corso delle esequie, si è riempita totalmente. Una folla commossa che ha voluto tributare l’ultimo saluto a un “uomo buono”, come lo ricorda un amico, parlando al telefono davanti alla chiesa.

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