NICOSIA. «Convertitevi perché quello che fate è grave davanti a Dio e agli uomini». Così ieri il vescovo di Nicosia, Salvatore Muratore, si è rivolto agli usurai, definendoli «sciacalli», piaga sociale che fa il paio con il precariato e la disoccupazione, fra i problemi più gravi che vive il territorio.
Parole che il vescovo ha pronunciato nell’omelia per la solenne celebrazione del Terzo venerdì di novembre, festa tutta nicosiana che si celebra nella basilica di Santa Maria Maggiore, da 391 anni, per ricordare la liberazione dalla peste per mano del Padre della Misericordia il 20 novembre del 1626, terzo venerdì del mese.
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