CATENANUOVA. Dell’omicidio di Prospero Leonardi, il trentenne ucciso da un sicario della mafia, a colpi di pistola, il 23 maggio 2012, a Catenanuova, i pentiti hanno rivelato il movente e l’appartenenza dei mandanti, ovvero il clan Cappello di Catania. Gli «stiddari» catanesi vollero così stroncare sul nascere il tentativo del giovane di riportare al potere Cosa Nostra e il gruppo che faceva riferimento a suo cugino Salvatore, detenuto.
Ciò che manca, però, è una chiara e univoca indicazione su chi siano stati i mandanti e l’esecutore materiale. Sul punto, infatti, le ricostruzioni dei collaboratori di giustizia sono divergenti e tutt’altro che univoche. Per questo la Dda di Caltanissetta ha archiviato senza indagati, quantomeno per il momento, l’indagine sul delitto.
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