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Concussione e appalti irregolari a Enna, a processo sette imprenditori e due dirigenti della Forestale

Concussione, turbativa d’asta ed irregolarità nelle gare d’appalto per lavori di ricostituzione forestale. Sono state concluse le indagini da parte della Procura di Enna, con il rinvio a giudizio di sette imprenditori edili e di due dirigenti dell'azienda foreste demaniali della provincia di Enna, responsabili a vario titolo dei reati di concussione, turbata libertà degli incanti, abuso d'ufficio e danneggiamento.

L'attività di indagine, denominata "Teseo" e condotta dalla tenenza della guardia di finanza di Nicosia, si è conclusa lo scorso febbraio, e ha permesso di scoprire molteplici irregolarità nelle procedure di assegnazione degli appalti e nella rendicontazione contabile delle opere riconducibili all'esecuzione di lavori pubblici finanziati mediante fondi comunitari e regionali.

In particolare sono state passate a setaccio le procedure di due bandi di gara per la ricostituzione forestale, la prevenzione incendi e il potenziamento del corpo forestale. Secondo quanto ricostruito dalla guardia di finanza i due forestali avrebbero affidato forniture di beni e servizi a imprenditori ricorrendo alla cosiddetta procedura ristretta, che prevede l’affidamento ad operatori economici previa consultazione di almeno tre ditte.

I due avrebbero assegnato forniture direttamente a ditte locali preconvenute, in carenza di qualsivoglia determina dirigenziale a contrarre e senza la previa individuazione dei criteri e delle modalità di selezione degli operatori economici.

Per alcune procedure sarebbe stata riscontrata l’esistenza di un illecito accordo preliminare delle imprese partecipanti con la connivenza dei dirigenti dell’azienda forestale di Enna, alterando di fatto i normali meccanismi concorrenziali.

L’impresa favorita a seguito di accordi preventivi avrebbe così aggiudicarsi l‘appalto con un ribasso irrisorio rispetto quello bandito dalla stazione appaltante. Successivamente, l’impresa vincitrice avrebbe sub appaltato illegittimamente e senza alcuna autorizzazione parte dei lavori alle altre ditte rimaste escluse, spartendosi in questo modo l’importo dei lavori messo a bando dalla stazione appaltante.

I due dirigenti dell’azienda foreste demaniali di Enna si sono accusati di concussione in danno di un operatore economico. Delle indagini è emerso che i due dirigenti si sarebbero fatti consegnare beni per un ammontare complessivo di 11.300 euro, senza corrispondere alcun importo alla persona concussa, con la minaccia, in caso di rifiuto, di non ricevere in futuro altri appalti per conto dell’azienda foreste demaniali.

S.I.

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