In continuo aumento l'attività dell'ambulatorio di elettrofisiologia cardiologica dell'Umberto primo di Enna, più di 2500 i pazienti seguiti con una media interventistica annua di 180 procedure di impianti di pacemakers, defibrillatori, dispositivi per la terapia elettrica dello scompenso cardiaco. Più di 500 i pazienti seguiti in remoto, monitorati comodamente da casa, grazie alla telemedicina, sofisticati software che azzerano le distanze tra i medici e i loro pazienti tramite internet.
In un decennio si sono moltiplicate le prestazioni, azzerando le attese e le migrazioni sanitarie. «Un numero di tutto rispetto considerate grandi realtà quali il Cannizzaro di Catania e il numero esiguo della popolazione», commenta il primario Lello Vasco.
«Siamo seguiti con puntualità e assistiti in un ambiente accogliente», ha dichiarato il paziente C.G cardiopatico da un ventennio. Il reparto, diretto da Lello Vasco, è divenuto nel territorio ennese un punto di riferimento per l'elettrofisiologia e l'elettrostimolazione evitando a molti di emigrare.
L'articolo nell'edizione della Sicilia orientale del Giornale di Sicilia
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