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Anziane imbavagliate e rapinate in casa, in manette un 22enne di Barcellona Pozzo di Gotto

Le sue vittime erano anziane donne indifese e proprio le caratteristiche delle sue vittime lo rendevano sicuro e spavaldo nel commettere le rapine. In manette è finito, all’alba di oggi, un 22enne barcellonese, Angelo D'Amico.

I Carabinieri del Comando Provinciale di Messina, insieme ai colleghi del Comando Provinciale di Enna, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Giudice delle Indagini Preliminari del Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto, su richiesta della locale Procura della Repubblica.

Il giovane è ritenuto responsabile di due rapine ai danni di un’anziana di ottantanove anni e una rapina con successivo tentativo di estorsione, compiuta ai danni di una signora di novantadue anni.

Le indagini sono iniziate a marzo, subito dopo la prima rapina, e sono proseguite ad aprile e maggio di quest'anno. D'Amico agiva in pieno giorno, a volto scoperto, entrando nelle case delle anziane e impossessandosi di oggetti d’oro e denaro contante.

Il 22enne per mettere a segno la rapina ad una 89enne si era avvalso di due complici. I tre, dopo aver bussato con forza sulla porta dell’abitazione, avevano immobilizzato l'anziana, sola in casa, e D'Amico, dopo averle stretto una mano sulla bocca per impedirle di gridare e chiedere aiuto, le aveva sfilato con forza la fede nuziale dal dito, mentre i complici rovistavano nella casa impossessandosi della somma contante di 250 euro e oggetti d’oro.

La signora non ha presentato alcuna denuncia e i tre, il giorno successivo, sono andati nuovamente nell'abitazione della donna rubandole altre 450 euro.

A quel punto l'anziana ha deciso di denunciare tutto e dalle indagini è emerso che D'Amico aveva rapinato un’altra anziana novantaduenne, che viveva sola in casa, alla quale doveva consegnare della merce. Il rapinatore, dopo essere entrato in casa ed aver posato i prodotti sul tavolo, aveva infilato una busta di plastica sulla testa della donna e, stringendo con forza, l'aveva trascinata in camera da letto e, gettandola sul letto, le aveva messo un cuscino sul volto per impedirle di urlare. Poi aveva rubato oggetti d'oro del valore di circa 3000 euro ordinandole di consegnargli quel pomeriggio la somma contante di 10.000 euro.

I carabinieri, dopo aver identificato la vittima, hanno appurato che si trovava in provincia di Enna.
Il rapinatore, ha agito sia da solo che in concorso con altri, prediligendo quali vittime delle donne anziane sole in casa.

I Carabinieri stanno proseguendo le attività per l’individuazione dei complici e verificando il coinvolgimento di D'Amico anche in altri fatti reato avvenuti negli ultimi mesi.

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