È stata aperta un'inchiesta per chiarire se ci sia stata responsabilità medica nel decesso di una donna di Capizzi che, martedì, dopo essere stata dimessa dall'ospedale Basilotta di Nicosia è riuscita a sopravvivere solo per un'ora. Le indagini aperte nella stessa giornata di martedì scorso, subito dopo che i familiari assistiti dall'avvocato Antonino Lattuca, hanno sporto denuncia al Commissariato di polizia hanno iscritto nel registro degli indagati 4 medici dell'unità operativa di Medicina del Basilotta.
Il decesso della pensionata di 77 anni risale a martedì e probabilmente oggi sarà eseguita l'autopsia sulla salma. La procura ha affidato l'incarico al medico legale Giuseppe Ragazzi. Ciascuno degli indagati attraverso i rispettivi legali, gli avvocati Gabriele Cantaro, Mario Consentino, Piergiacomo La Via e Salvatore Timpanaro, potranno a loro volta nominare un proprio perito per partecipare all'esame, che rientra fra gli accertamenti irripetibili dell'indagine. Per il diritto degli indagati ad avere un proprio perito nel corso dell'esame irripetibile potrebbe fare slittare l'esame autoptico, visti i tempi strettissimi in cui è stata data comunicazione agli indagati.
Il Commissariato di polizia, che cura le indagini, si muove nel più stretto riserbo. I dati quindi e le notizie su questa inchiesta sono frastagliati e caratterizzati dalla informalità.
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