Quella del ritardo fedeli esiti dei tamponi rimane nell'ennese l'emergenza nell'emergenza. Dall'Asp assicurano che la situazione si sta risolvendo. Ieri a Troina è iniziata la fase del monitoraggio, sono stati effettuati i primi 140 tamponi ai familiari di chi lavora all'Oasi e si prosegue nelle case di riposo. A Nicosia c'è preoccupazione perché il monitoraggio è bloccato, glia ministrati donano una indennità per acquistare il macchinario che analizza i tamponi. «Al 10 aprile - spiega Emanuele Cassarà, responsabile dell'Unità di crisi Covid per l'Asp di Enna - nell'intero territorio provinciale sono stai effettuati 3.363 tamponi ed entro lunedì saranno completati gli esami su chi è rientrato da fuori Sicilia». All'attività di monitoraggio non è seguita una celere diagnosi, prima perché i centri autorizzati erano solo i Policlinici di Catania e Palermo, poi perché si erano esauriti i reagenti. «Da qualche giorno - specifica il Cassarà - riceviamo quotidianamente i risultati di un centinaio di tamponi e questo perché la Regione ha autorizzato anche dei centri privati». Nel territorio l'unico laboratorio autorizzato è quello del servizio di citologia dell'ospedale Chiello di Piazza Armerina. L'articolo nell'edizione di Enna del Giornale di Sicilia