Tredici persone residenti in provincia di Enna, arrestate, percepivano indebitamente il reddito di cittadinanza e così la Squadra Mobile e il Commissariato di polizia di Piazza Armerina, su delega dell’Autorità Giudiziaria, ha notificato ai soggetti il provvedimento di sospensione dell’assegno relativo al sussidio.
Con l’operazione “Fire” del 26 gennaio 2021 con l’esecuzione di 23 misure cautelari disposte dalla magistratura nei confronti di soggetti indagati per traffico di sostanze stupefacenti, estorsioni, rapina, sequestro di persona ed altri reati, sono stati poi avviati dagli inquirenti mirati accertamenti sulla posizione reddituale di tutti.
Tredici delle 23 persone arrestate coinvolte nell’operazione di polizia giudiziaria percepivano indebitamente il reddito di cittadinanza. Complessivamente, lo Stato ha elargito circa 10 mila euro al mese a tali soggetti che, pur non espletando ufficialmente alcuna attività lavorativa, beneficiavano dell’assegno “dedicandosi” al traffico di stupefacenti.
La polizia ha comunicato l’esito dei controlli all’Autorità Giudiziaria che ha subito disposto la revoca immediata dei benefici economici, così come previsto dalla normativa vigente. L’Inps ha pure avviato le procedure per il recupero delle pregresse somme indebitamente percepite.
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