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Rapina in una tabaccheria a Pietraperzia, presunto colpevole incastrato dal Dna

Pietraperzia

Incastrato dal Dna, un ventiseienne di Pietraperzia è stato individuato dai carabinieri come responsabile della rapina messa a segno lo scorso novembre in una tabaccheria del piccolo centro ennese. Per Manuel Aiello, pregiudicato, è stata disposta ora l’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari. Per le indagini è stata decisiva la comparazione delle tracce biologiche rilevate dai carabinieri immediatamente dopo la rapina.

E’ stato scoperto quindi, anche il secondo responsabile della violenta rapina commessa il 12 novembre 2020, quando due uomini a volto coperto e armati di coltello e di un’ascia, erano entrati nella rivendita di tabacchi e minacciato il dipendente per farsi il denaro in cassa; i due rapinatori dopo avere puntato il coltello contro il dipendente, lo avevano rinchiuso in uno stanzino e avevano cominciato a colpire la porta con l’ascia per terrorizzarlo. La rapina aveva fruttato 2 mila euro in contanti e oltre 3 mila euro in tabacchi.

L’altro autore era stato individuato e arrestato due settimane dopo grazie alle immagini della videosorveglianza, mentre ad Aiello si è risaliti dall’esame del Dna, effettuato dal reparto Ris di Messina dei carabinieri, rilevato su uno dei passamontagna che i malviventi avevano abbandonato durante la fuga a poca distanza dalla tabaccheria. Lo stesso test sul secondo passamontagna ha confermato la responsabilità del giovane arrestato a dicembre. AGI

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