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Pini da abbattere a Pietraperzia, protestano i residenti

È strage di pini a Pietraperzia, piccolo comune in provincia di Enna. Nel 2013 l’amministrazione comunale decise di abbattere 72 piante ultra trentennali. Una decisione preceduta dalla modifica del nome della strada in cui si trovavano gli alberi, che da viale dei Pini diventò viale Unità D’Italia. Stessa sorte toccò ad altri 20 esemplari. Oggi la comunicazione che gli ultimi 4 alberi rimasti saranno abbattuti. Lo denuncia un comitato spontaneo costituito dai cittadini, che da anni si batte - si legge in una nota - «per fermare l’inutile scempio» .

L'amministrazione comunale ha motivato la scelta con il rischio che le piante possano rompere le fogne e sollevare i marciapiedi, mettendo in pericolo le case. "Se la pianta ha lo spazio vitale minimo garantito - spiegano dal comitato civico- non è costretta a sollevare strade e marciapiedi. Dopo quell'anno tragico, in questi giorni si è proceduto al taglio di ulteriori 20 pini nel totale silenzio di tutti e le motivazioni addotte sono sempre le stesse: danni alle fogne, danni alla pavimentazione dei marciapiedi e alle strade e rischio caduta".

"Il reale motivo mai ufficializzato è che le piante tolgono la vista ai balconi di alcune case - spiegano - La riprova è che dopo l’abbattimento le fogne e i marciapiedi restano danneggiati e nessuno protesta".

"Il rimedio reale è solo uno - conclude la nota - la potatura, che il Comune non fa da oltre 15 anni. Le piante andrebbero liberate ed alzate nella chioma, al disopra dei balconi, anche per offrire minore resistenza al vento".

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