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Enna, studenti della Kore potranno partecipare a udienze sulla violenza sulle donne

Studenti di corsi dell’università Kore potranno partecipare, a Palazzo di Giustizia, a udienze sulle violenze alle donne e sulla tutela delle fasce deboli, per le quali non ci siano più esigenze di segreto istruttorio. E' quanto prevede un accordo dell’associazione Conto tutte le violenze (Cotulevi), l’ateneo, la Procura e il Tribunale di Enna che sarà siglato nella giornata di oggi e che prevede «la possibilità di programmare azioni e strategie comuni contro la violenza sulle donne e la tutela delle fasce deboli».

«E' il protocollo più importante che ho firmato dall’inizio dell’attività della Cotulevi, dal 2008 ad oggi», afferma Aurora Ranno, presidente nazionale fondatrice dell’associazione che ha 67 sedi in Italia, quattro delle quali nei Palazzi di Giustizia di Trapani, Palermo, Termini Imerese e Agrigento. Referente per l'università Kore è la professoressa Agata Ciavola.

«Grazie a questo protocollo, redatto con il contributo dell’avvocato Maria Elena Argento, i giovani studenti potranno cominciare a prendere contatto con una tema sempre più attuale ed emergenziale, quale quello della violenza di genere», sottolinea il procuratore di Enna, Massimo Palmeri.

«Durante questi anni - osserva l’avvocato Eleanna Parasiliti Molica, coordinatrice dello sportello - abbiamo avviato una proficua collaborazione con le forze dell’ordine, abbiamo promosso eventi sui linguaggi dell’odio e sul revengeporn, siamo state accanto alle vittime e alle famiglie delle vittime, costituendoci parte civile nei giudizi per reati di femminicidio, stalking o maltrattamenti familiari. Abbiamo denunciato fatti che coinvolgevano soggetti fragili, ridicolizzati e derisi e intensificato l’attività durante il periodo del lockdown».

«La nostra forza è la banca del volontariato sempre più numerosa e attiva. - dice Ranno - considero il protocollo con il Tribunale e la Procura di Enna il più importante perché qui la nostra mission, quella della formazione nelle scuole, punto focale della prevenzione per combattere la violenza di genere, è realizzata sin dall’inizio».

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