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Uno 80 anni, l'altro 25: sorpresi ad appiccare il fuoco fra Troina e Cesarò, evitato l'ennesimo rogo

L'anziano è italiano, il giovane albanese: sono stati condotti in caserma, interrogati e arrestati. Il plauso del Wwf

Ettari di bosco in fiamme. Scenari devastanti soprattutto in provincia di Enna. Ed è proprio lì che i carabinieri hanno sorpreso due uomini che stavano appiccando un incendio. Dopo essere stati fermati sono stati condotti in caserma e interrogati per tutta la notte e poi arrestati.

Si tratta di un ottantenne di Cesarò (della provincia di Messina) e di un 25enne albanese, che stavano appiccando le fiamme in una zona boschiva protetta vicino a Cesarò, sui Nebrodi.

I militari, mentre pattugliavano la SS 120 che unisce le province di Enna e di Messina, hanno notato i due nella boscaglia in contrada Scalonazzo, nei pressi del fiume Troina, mentre davano fuoco ad arbusti. I due uomini, compreso di essere stati scoperti, hanno anche tentato di fuggire nella fitta boscaglia della zona, ma sono stati bloccati. I carabinieri hanno trovato piccole taniche contenenti carburante e vari accendini.

Il tratto in questione, quello in cui i due sono stati sorpresi, è già da alcuni giorni è nel mirino degli incendiari. Quella zona è tra le più colpite della Sicilia con ettari di macchia mediterranea andati in fumo e danni alle colture. Ecco perchè sono stati intensificati i controlli in tutto il territorio.

Già nei giorni scorsi i carabinieri del Comando provinciale di Enna avevano tratto in arresto un altro uomo che aveva appiccato fiamme nel territorio di Valguarnera, anche in questo caso in un’area boschiva demaniale e macchia mediterranea. Il fuoco, in quella circostanza, si era avvicinato ad alcune abitazioni ed al Parco Minerario Floristella/Grottacalda - uno dei maggiori siti archeologici industriali di tutto il Mezzogiorno - provocando gravi danni.

Un ringraziamento ai carabinieri arriva dal Wwf Sicilia Centrale. ''Finalmente dei criminali del fuoco vengono individuati e sottoposti alle giuste sanzioni previste dalla legge – dichiara Ennio Bonfanti, presidente di Wwf Sicilia Centrale -. Più che di piromani si tratta di pericolosi eco-criminali che, deliberatamente, intendono distruggere ed incenerire il nostro territorio. Desideriamo manifestare il più vivo apprezzamento per l'impegno dei militari coinvolti nell'operazione".

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