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Focolaio Covid dopo la festa a Nicosia: 7 denunciati, 100 invitati verbalizzati e ristoratore nei guai

Un focolaio di Covid scoppiato lo scorso Natale è sfociato in una inchiesta giudiziaria alla fine della quale sette persone sono state denunciate.

Il caso è quello di una festa di compleanno che si svolse durante le festività natalizie del 2020 in un locale di Nicosia e a cui parteciparono numerosi giovani. Fra loro anche una persona positiva al Coronavirus e due in quarantena domiciliare obbligatoria in quanto “contatti stretti” di un contagiato.

Le indagini sono state svolte dalla guardia di finanza di Nicosia, nell’ambito degli accertamenti avviati nel gennaio scorso dalla Procura della Repubblica di Enna.

Dopo le perquisizioni che avevano portato al sequestro di diversi smartphone e computer, sono stati esaminati i contenuti del materiale ed è stato così possibile risalire oltreché al locale che ha ospitato la festa, agli organizzatori dell’evento ed a gran parte degli invitati.

Gli organizzatori dell’evento, in tutto sette persone, sono stati denunciati per non aver osservato le disposizioni adottate per impedire la diffusione di una malattia infettiva, reato previsto dal Testo Unico delle leggi sanitarie, punito con l’arresto da 3 a 18 mesi e l’ammenda da 500 a 5.000 euro.

A ciascuno dei 107 invitati identificati, invece, è stata contestata la violazione amministrativa prevista dal decreto legge n. 19/2020 per l’inosservanza dei provvedimenti adottati dal Governo per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da Covid-19, che comporta l’applicazione della sanzione del pagamento di una somma da 400 a 1.000 euro.

Infine le fiamme gialle hanno verbalizzato anche il ristoratore che ha ospitato la festa per non aver rilasciato il previsto documento fiscale a fronte degli oltre 1.300 euro incassati per l’evento, circostanza emersa nel corso delle indagini.

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