Un nuovo arresto nell’ambito dell'inchiesta su una truffa ai danni di anziani sventata nell’autunno del 2020, quando i carabinieri avevano eseguito quattro ordinanze di custodia cautelare, nei confronti di tre romeni e un italiano, mentre una quinta persona, italiana, era stata sottoposta all’obbligo di firma. L'accusa era di estorsione aggravata e sfruttamento della prostituzione. Lunedì pomeriggio, in provincia di Trieste, è stata arrestata una donna romena di 42 anni. «L’arresto – spiega il procuratore di Enna, Massimo Palmeri – è avvenuto attraverso un lavoro di sinergia informativa fra le compagnie dei carabinieri di Nicosia e di Duino Aurisina (Trieste), che hanno arrestato la donna al confine con la Slovenia, mentre era intenta a travalicare il confine, e l’hanno tradotta nel vicino carcere di Venezia».
Utilizzando le prestazioni sessuali di due cittadine romene, quella che nel 2020 era emersa come una banda estorceva denaro ad anziani in Sicilia, così come aveva scoperto un’indagine dei carabinieri della compagnia di Nicosia, partita dalla denuncia di una vittima di Troina. A capo del gruppo era stato individuato un romeno di 39 anni, convivente di una delle due donne.
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