«Grave pregiudizio per l’ordine e la sicurezza interna e pubblica a causa dell’importante carenza di personale del comparto sicurezza». Con queste motivazioni le organizzazioni sindacali degli agenti della polizia Penitenziaria della casa circondariale «Luigi Bodenza» Di Enna, Sappe Osapp Sinappe Uil Pa Pp Uspp Fns Cisl Fsa/Cnpp Fp Cgil, hanno proclamato lo stato di agitazione annunciando una manifestazione per denunciare le «gravissime condizioni di lavoro in cui è costretto ad operare il personale dell’Istituto, con grave pregiudizio per l’ordine e la sicurezza interna e pubblica a causa dell’importante carenza di personale del comparto sicurezza» scrivono in una nota inviata, tra gli altri, ai rappresentanti delle istituzioni locali e nazionali, ai parlamentari, al capo del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria.
Negli ultimi mesi diversi sono state le aggressioni, colluttazioni, minacce che, secondo i sindacati, si ripercuotono sulle già precarie condizioni lavorative dei poliziotti penitenziari. «Riteniamo che nulla o quasi niente è stato fatto, nonostante l’apprezzabile sforzo della direzione di Enna, per quanto sta accadendo quotidianamente nell’istituto ennese. -affermano - Ormai quasi giornalmente il personale opera ai livelli minimi di sicurezza durante le ore antimeridiane, e si riduce ai minimi termini nei turni pomeridiani e notturni, con una preoccupante sistematicità che espone i poliziotti penitenziari al concreto pericolo di restare vittima di quegli stessi eventi critici che deve impedire e fronteggiare, con il rischio che, questa estate non potranno usufruire neppure delle ferie».
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