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Truffa per i fondi Agea a Enna, la Dia mette sottochiave beni per 245 mila euro

Secondo l’accusa, l’indagata, legata da rapporti di parentela con appartenenti alla criminalità organizzata peloritana avrebbe ottenuto fondi con terreni non suoi

La Direzione investigativa antimafia di Catania su delega della Procura Europea di Palermo, ha dato esecuzione a un provvedimento di sequestro preventivo, emesso dal Gip di Enna, nei confronti di una donna indagata per truffa aggravata ai danni dell’Unione europea.

Le investigazioni, di natura documentale, hanno avuto origine dalle attività di verifica disposte dalla Dia nei confronti di un elenco di società che avevano richiesto l’accesso ai finanziamenti del decreto «Cura Italia». Secondo l’accusa, l’indagata, legata da rapporti di parentela con appartenenti alla criminalità organizzata peloritana, per ottenere il riconoscimento dei benefici economici del Fondo europeo agricolo di garanzia avrebbe fornito, per gli anni 2016-2021, indicazioni fraudolente circa la titolarità di superfici agrarie di cui di fatto non poteva legittimamente disporre, riuscendo così a ottenere dall’Agea indebiti finanziamenti per circa 245.000 euro.

La Dia ha sequestrato monili in oro custoditi in una cassetta di sicurezza, somme di denaro depositato su conti correnti e una quota parte di una struttura ricettiva riconducibile all’indagata.

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