Pesanti atti persecutori nei confronti sia del titolare di un esercizio commerciale che dei suoi relativi clienti. Questa la motivazione che ha portato la polizia a dare esecuzione ad una ordinanza di misura cautelare nei confronti di una persona per i motivi sopracitati. Infatti nella mattinata dello scorso 8 febbraio il personale della polizia di stato appartenente alla sezione di polizia giudiziaria della procura della Repubblica di Enna ha dato esecuzione all’ordinanza di misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, emessa dal Giudice per la indagini preliminari del Tribunale di Enna Giuseppe Noto, nei confronti di una donna sempre del capoluogo indagata come presunta responsabile di pesanti atti persecutori nei confronti del titolare di un esercizio commerciale del luogo e dei suoi relativi clienti. Un’atmosfera molto pesante quella che avrebbe vissuto il commerciante a causa dei comportamenti della donna che sarebbero sfociati in pericolose condotte. Le indagini condotte dalla sezione di polizia giudiziaria sono scaturite in conseguenza ad un grave episodio verificatosi di recente, durante il quale un cliente dell’esercizio commerciale è stato raggiunto da alcune gocce di liquido corrosivo che lo ha fortunatamente solamente danneggiato il suo giubbotto senza conseguenze di natura fisica, mentre un’altra cliente è stata invece colpita alla spalla da un vaso, in entrambi i casi lanciati dai piani superiori dello stabile in cui si trova il locale pubblico. Le attività svolte, integrate anche dall’acquisizione di numerose relazioni di servizio redatte dalle pattuglie delle forze dell’ordine chiamate ad intervenire per porre fine ad una serie di minacce e di atti molesti, ripetuti nell’arco di diversi mesi, hanno consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza sulla presunta responsabilità della donna, fornendo alla procura della Repubblica un quadro indiziario tale da poter consentire al magistrato inquirente di richiedere una misura cautelare nei confronti della stessa.
Il giudice per le indagini preliminari del tribunale Giuseppe Noto, valutati positivamente gli indizi, ha emesso a carico della donna la misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, eseguita dalla medesima sezione di polizia giudiziaria significando che il procedimento penale pende in fase di indagini preliminari e l’indagata deve ritenersi presunta innocente fino a sentenza di condanna irrevocabile.
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