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Cancelliere del tribunale di Enna a giudizio, esercitava ancora la professione di avvocato

L'ufficio pubblico per legge è incompatibile con la libera professione. L'indagato, che formalmente si era cancellato dall'albo, avrebbe continuato a seguire i propri clienti

Un cancelliere del tribunale di Enna e due legali sono stati rinviati a giudizio per esercizio abusivo della professione di avvocato. Secondo l’accusa, il cancelliere avrebbe continuato a esercitare la professione di avvocato dopo avere preso servizio in Tribunale e nonostante si fosse cancellato dall’Albo professionale. L’uomo aveva vinto il concorso indetto dal ministero della Giustizia per la copertura dei posti vacanti nelle cancellerie giudiziarie, ufficio pubblico che per legge è incompatibile con la libera professione. Pertanto, gli avvocati vincitori di concorso devono procedere alla cancellazione dall’Albo prima di entrare in servizio.

Procedura che l’imputato, che è anche consigliere comunale in carica in un centro dell’Ennese e riveste cariche politiche, aveva formalmente seguito. L’indagine, della guardia di finanza, dopo un esposto, aveva fatto emergere, secondo la tesi dell’accusa, che nonostante l’uomo non fosse più iscritto all’Albo degli avvocati avrebbe continuato a seguire i propri clienti che riceveva nel suo studio. La guardia di finanza aveva sequestrato supporti informatici e due cellulari. La prima udienza del processo si terrà il prossimo 17 luglio.

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