Il gup di Enna ha assolto con formula piena un uomo originario del Ghana di 45 anni, difeso dall’avvocato Massimiliano Bellini, dall’accusa di abusi sessuali sulla figlia.
Quest’ultima una 17enne, ma 15enne all’epoca dei fatti, avrebbe smentito tutto ciò che aveva affermato in precedenza dicendo di avere un ottimo rapporto con i genitori e di voler tornare a vivere con loro.
Tutto era partito nel 2022 da una confidenza che la ragazza aveva fatto a un’insegnante.
La diciassettenne aveva raccontato di alcune «attenzioni particolari» del padre nei suoi confronti e di alcuni messaggi ambigui come «un uomo può amare la figlia fino a morire?» o ancora «un uomo può stare senza sesso?».
Da quel momento erano stati allertati assistenti sociali e la polizia che aveva fatto scattare il «codice rosso».
Nel frattempo alla ragazzina era stato fornito un altro cellulare poiché il padre le aveva tolto il suo per punizione.
Sul nuovo cellulare era stato creato un gruppo whatsapp dove la 17enne aveva inviato alcuni messaggi in cui parlava con le insegnanti dei comportamenti del padre.
La ragazza, che da subito aveva ammesso alle stesse insegnanti che non c’erano comunque mai state violenze sessuali, sentita dalla procura - con l’assistenza di psicologi e assistenti sociali - non ha confermato i fatti ammettendo che con il padre i rapporti erano buoni e vorrebbe tornare in famiglia. La ragazza infatti risiede tutt’ora in una comunità protetta dove era stata portata subito dopo la denuncia.
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