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Autistici dimessi dai centri dell'Asp di Enna, protestano i genitori

Alcuni bambini autistici della provincia di Enna, sono stati dimessi dal centro Corrieri dell’Oasi per decisione dell’Asp per fare posto ad altri piccoli e adulti con lo stesso problema. Adesso, chi vorrà potrà frequentare un altro centro, ma i genitori dovranno anticipare i pagamenti, che per ogni paziente possono arrivare anche a 2 mila
euro al mese, attendendo un rimborso successivo.

«A nome di tutti i soci che rappresento, esprimo tutto il mio rammarico, preoccupazione e rabbia per le decisioni prese dai dirigenti dell’Asp di Enna, che hanno sospeso, in modo illegittimo, i servizi destinati ai soggetti autistici, bambini e adulti, non attendendo a quanto stabilito dai Lea Livelli Essenziali di Assistenza, e senza avere  consapevolezza che la condizione di un soggetto autistico dura per tutta la vita e così il loro bisogno di supporto continuativo - dice Davide Lo Presti, presidente dell’Associazione Onlus Elpis che riunisce i genitori di figli autistici -. Per permettere, infatti, la rotazione dei posti riservati ai ragazzi autistici presso il centro diurno dedicato dei Corrieri dell’Oasi, professionisti che prestano la loro opera come centro autorizzato per 20 ragazzi, 10 minori e 10 adulti, l’Asp sta provvedendo a dimettere i ragazzi che hanno maturato i due anni di permanenza nel centro. La rotazione rientra nelle direttive emanate dal programma unitario per l'autismo, perché purtroppo, in standby ci sono circa 200 utenti che aspettano il loro turno, cosa assolutamente legittima».

«L'associazione chiede solo l’applicazione della legge, nulla di più, legge che prevede l’assunzione del pagamento diretto delle terapie. Il nostro timore è che, nella disperazione, alcune famiglie già segnate dolorosamente dalla sorte, possano giungere ad atti estremi. Chiediamo, pertanto, un confronto con il direttore generale, Mario Zappia, in modo tale da avere spiegazioni in merito e da cercare, attraverso l’ascolto dei bisogni, le soluzioni percorribili al fine di programmare l'assistenza per i nostri figli» conclude il presidente Davide Lo Presti.

«Nessun problema ad incontrare l’associazione - dice il direttore generale, Mario Zappia - Personalmente non condivido le prestazioni a rimborso ma stiamo facendo i conti con il bilancio regionale di cui ancora non abbiamo notizia. L'Asp di Enna è tra quelle che sforano l’0,4 per mille previsto dall’assessorato regionale. In questo momento, però, non mi sento di lasciare le famiglie senza alcuna prestazione seppure con un anticipo delle somme».

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