L'area archeologica di Morgantina si presenta oggi rinnovata dal punto di vista dei supporti e degli strumenti di orientamento per i visitatori. E' stata infatti installata una nuova segnaletica con pannelli informativi più performanti e sono stati predisposti itinerari di visita personalizzati. Durante la chiusura dovuta al Covid, infatti, il personale tecnico-scientifico del Parco archeologico di Morgantina e della Villa Romana del Casale ha lavorato, sotto la direzione del professore Malcolm Bell, direttore della Missione Archeologica Americana a Morgantina, all’elaborazione di nuovi contenuti da inserire in una segnaletica che oggi si mostra completamente rinnovata. “Il periodo di chiusura è stato per il nostro Parco – dice Liborio Calascibetta, direttore del Parco Archeologico di Morgantina e della Villa Romana del Casale – particolarmente fecondo di progetti. L’interruzione degli scavi, nei quali negli scorsi anni è stato coinvolto un nutrito team di ricercatori della missione archeologica americana, ha rafforzato l’attività di approfondimento e ricerca e si sta operando alla redazione di nuove pubblicazioni scientifiche”. I nuovi pannelli descrittivi prevedono percorsi di visita differenziati in funzione dei diversi interessi e delle difficoltà di percorrenza. Gli itinerari tracciati, più brevi e meno faticosi, coprono l’intero sito di Morgantina accanto al percorso completo, offrendo soluzioni utili ad orientare, in particolare, gruppi organizzati o scolaresche che prediligono percorsi “su misura”. “Grazie agli indirizzi del Governo Musumeci – sottolinea l’assessore dei beni culturali e dell’identità siciliana, Alberto Samonà – continuano a fervere le attività di ricerca archeologica anche nel parco di Morgantina e della Villa del Casale. La nuova segnaletica, con gli itinerari elaborati grazie alla consulenza del professor Bell, sono un chiaro segno dell’attenzione con cui oggi si sta lavorando alla maggiore e migliore fruizione dei siti culturali della Sicilia, nella consapevolezza che occorre sempre più guidare il visitatore alla comprensione dei luoghi con strumenti agevoli ed efficaci. Ed è una modalità su cui stiamo lavorando in tutti i parchi archeologici della Sicilia”.