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Tasi, vigilia di festa con bolletta a Enna: è la seconda stangata dopo la Tari

La scadenza doveva essere la seconda ma considerato che ad ottobre non è stata pagata la prima, entro il 16 dicembre va saldato l’intero importo

ENNA. Ancora i cittadini stanno imprecando per gli importi delle bollette Tari, tassa sui rifiuti, che il Comune ha fatto notificare in questi giorni che già devono fare i conti con la Tasi, la tassa sui servizi indivisibili. Questa va pagata entro il 16 dicembre in un'unica soluzione. La scadenza doveva essere la seconda ma considerato che ad ottobre non è stata pagata la prima, entro il 16 dicembre va saldato l'intero importo. Con questa tassa il Comune va a finanziare i servizi indivisibili, quali l'illuminazione pubblica o il rattoppo delle strade. L'aliquota ad Enna è fra le più basse d'Italia, l'uno per mille.

Questo perchè l'aliquota proposta dall'amministrazione comunale, 2,5 per mille, venne approvata da Sala d'Euno due minuti dopo la scadenza. Insomma l'ostruzionismo dell'opposizione guidata dai consiglieri di Patto per Enna e della Lista Musumeci riuscì a bloccare in extremis il piano del sindaco Paolo Garofalo e della sua giunta. «Ma a ben vedere è stata una vittoria di Pirro - dice l'assessore al Bilancio Vittorio Di Gangi - noi avevamo proposto un'aliquota non per la voglia di far pagare di più ma perchè potevamo spalmare sull'intera città il peso sociale della tassazione». E invece? «Ci siamo ritrovati a mettere mano ad una manovra essenzialmente contabile». E infatti con l'aliquota al 2,5 per mille il Comune avrebbe incassato circa 3 milioni di euro, con l'aliquota Tasi all'uno per mille va ad incassare poco meno di un milione e 290 mila euro.

 

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