PASQUASIA. «L'Italkali ha un progetto di oltre 250 milioni di euro per l'estrazione e la trasformazione della kainite, che era previsto per Pasquasia (la miniera di Enna chiusa negli anni '90, ndr.) ma è stato dirottato su Realmonte, nell'Agrigentino, vista la situazione stagnante in provincia di Enna». Lo ha detto il presidente della commissione per le miniere dismesse dell'Unione Province Giuseppe Regalbuto, a cui i dirigenti di Italkali avrebbero confermato «l'interesse per il sito di Pasquasia, che ancora rappresenta il più grande giacimento europeo, con potenzialità di lavoro e sviluppo per tutta la Sicilia e per tutto il comparto minerario nazionale». Inoltre sarebbe possibile, dagli scarti della kainite, valorizzare anche il magnesio metallico, prodotto «ricercato a livello mondiale».
L'ex consigliere provinciale di Barrafranca ne ha parlato a margine della diffusione della notizia su quanto preoccupante sia in Sicilia l'incidenza dei mesoteliomi: i materiali contenenti amianto presenti a Pasquasia e in altre miniere dismesse dell'Isola, secondo lui, potrebbero essere tra le cause dell'allarme per i decessi dovuti a questa malattia.
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