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Il Comune di Piazza esce da "AcquaEnna"

Decisione dal sapore politico molto forte che segue due precedenti strappi messi a segno nei confronti dell’ex capoluogo

ENNA. La città tornerà alla gestione “comunale” dell’acqua. Il consiglio comunale con voto unanime ha deliberato di fatto l’uscita dall’Ato Idrico di Enna e quindi l’interruzione del rapporto con Acquaenna, la società che gestire la rete idrica e fognaria per l’ambito ottimale provinciale. Una decisione dal sapore politico molto forte, anche perché segue due precedenti strappi già messi a segno dalla città dei mosaici nei confronti dell’ex capoluogo.

Dopo l’uscita dall’Ato Rifiuti di Enna e quello che ha fatto ancora più rumore dall’ex Provincia di Enna, adesso le istituzioni piazzesi, forti di un appoggio popolare consistente, decidono anche di potersi occupare in forma diretta della rete idrica e fognaria, così come avveniva alcuni anni fa. Si tratta del primo comune dell’ex provincia ennese a deliberare l’uscita dal sistema di gestione privata del servizio idrico. Soddisfazione viene espressa fuori e dentro il consiglio comunale.

«Una decisione che giunge al termine di due anni di attività intrapresa dal Meetup 5 Stelle della città dei mosaici, iniziata con raccolte di centinaia di firme per petizioni popolari, rivolte al consiglio comunale e all’amministrazione, volantinaggi, agorà, banchetti informativi, una manifestazione con cortei per le vie cittadine e l’audizione in consiglio», sottolinea Giuseppe Maniscalco per il Movimento Cinque Stelle, il gruppo politico che più ha spinto sull’acceleratore dell’uscita da ogni rapporto con Acquaenna.

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