ENNA. L’assessore comunale Paolo Di Venti è convinto che le due fiere, di maggio e settembre, possano ridiventare un momento di sviluppo e di turismo per l’intera città con l’abbinamento di una infiorata e di una sagra. È certo che nel settore bisogna cambiare tanto e innovare per scalzare l‘involuzione di questi ultimi anni. I mercati settimanali del martedì drenano interesse, presenze e soldi. Questo penalizza gli appuntamenti storici di inizio primavera e inizio autunno.
«È chiaro che il Comune - dice Di Venti - non può spendere energie, somme e tempo per una fiera che conta solo 16 bancarelle poste al centro di piazza Europa. Non ha senso continuare così«. Insomma dopo l’ultimo flop dello scorso settembre l’aut aut dell’assessore è fin troppo chiaro. Se la musica non cambia bisogna pensare a stendere un velo su una lunga tradizione. Ma questo passo Di Venti non lo vuole proprio fare anzi pensa ad una rivalorizzazione degli appuntamenti con nuove iniziative.
«Due i capisaldi. Essere in possesso di una struttura che garantisca gli ambulanti e dare vita ad appuntamenti che richiamano gente da fuori. Due fattori uniti che gioverebbero all’intera città per farla rientrare nel giro delle visite turistiche».
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