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Valguarnera, boom di richieste per lo zafferano

CALTAGIRONE. Forse è l' ultima delle province quella ennese, la più piccola, la più lontana, il sud del sud insomma, eppure le idee imprenditoriali per uno sano sviluppo non mancano. Soprattutto in agricoltura. Dopo il fallimento del minerario e del tessile che per diversi lustri hanno dato lavoro a migliaia di maestranze a Valguarnera e in altri Comuni, in molti adesso cominciano apuntare all' industria primaria, quella che per secoli è stata l' unica e la più sicura fonte di reddito. Tante le iniziative.

Da qualche anno viene prodotto anche se ancora non in grosse quantità e questo è il cruccio, quello che viene chiamato per le sue qualità organolettiche:«L' Oro Rosso di Sicilia- ovverossia lo zafferano ennese, da cui prende il nome una delle aziende che lo produce. Un' altra, sta nascendo proprio in questi giorni per iniziativa di un giovane valguarnerese che ha lasciato un posto sicuro al nord Italia, per venire apuntare tutto sullo «zafferano di Sicilia». La nota spezia infatti, usata sin dall' antichità per dare sapore a molte pietanza sembra racchiudere in sé anche proprietà terapeutiche, che secondo alcuni scienziati si sarebbero rivelati efficaci nella lotta contro varie malattie cerebrali, tra le quali il morbo di Alzheimer e sarebbe anche un antitumorale per eccellenza.

Ma purtroppo, non sono ancora grossi i quantitativi che si producono in Sicilia. Una delle aziende che lo produce maggiormente è appunto «L' Oro Rosso di Sicilia», costituitasi nel 2007 in cooperativa e composto oggi da 11 giovani imprenditori agricoli di Enna, Barrafranca, Calascibetta e Valguarnera, il cui presidente è il valguarnerese Nino D' Angelo. Ogni socio in pratica, possiede una sua azienda che produce zafferano che fa confluire alla fine del ciclo nel consorzio per essere commercializzato. Gli utili poi vengono divisi in base a quanto prodotto da ciascuno.

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