PIAZZA ARMERINA. In arrivo due mensilità per i cinquanta lavoratori dei cantieri di servizio, gli ex beneficiari del reddito minimo di inserimento. Il consiglio comunale, infatti, ha approvato all’unanimità un atto di indirizzo che impegna il sindaco Filippo Miroddi, l’amministrazione comunale e gli uffici amministrativi competenti, ad anticipare due stipendi arretrati agli operai che svolgono attività a supporto della macchina comunale, anche se a carico delle casse regionali.
Era stata la IV commissione consiliare a proporre con una mozione l’atto di indirizzo e a chiedere l’impegno politico unanime dopo il ritardo nell’accreditamento delle somme per il 2016 da parte della Regione. «Chiedo di inserire la problematica dei lavoratori ex reddito minimo all’ordine del giorno e leggo la mozione approvata dalla mia commissione», ha spiegato in aula il consigliere Concetto Arancio, presidente della IV commissione consiliare.
Prima una breve sospensione dei lavori dell’aula, con un veloce confronto nella saletta adiacente il consiglio comunale, poi la ripresa dei lavori e l’approvazione bipartisan della mozione. La stessa Regione aveva, nelle scorse settimane, inviato una nota al Comune con cui invitava l’ente locale a dare prosecuzione ai programmi di lavoro effettuati a supporto della macchina comunale, evitando tensioni sociali legate alla sospensione delle attività lavorative in attesa delle somme da Palermo.
In pratica una pezza d’appoggio per giustificare la liquidazione delle somme. In ogni caso, vista l’anticipazione cui si darà luogo da parte del Comune, il consiglio comunale, per evitare eventuali situazioni burocratiche ingarbugliate, ha anche con la stessa delibera considerato il voto come una sorta di preventivo riconoscimento di un debito fuori bilancio derivante dall’anticipazione monetaria.
Gli stipendi dei lavoratori, impegnati nei programmi di attività nel verde pubblico, nella custodia di beni immobili, nella pulizia dei beni, nel trasporto dei disabili e nella manutenzione stradale, variano a seconda del numero dei figli e vanno da 500 a 900 euro al mese.
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