ENNA. Arrivano segnali di ripresa economica dall’esame delle posizioni debitorie più critiche degli ennesi. Famiglie e imprese tornano a tenersi stretti i propri immobili. Negli ultimi dodici mesi è letteralmente crollato del 31 per cento il numero di case o altre proprietà immobiliari sottoposte a «vendita coattiva», da parte dei tribunali, per coprire debiti o fallimenti.
Si riducono in maniera consistente le aste giudiziarie, lo strumento in mano ai creditori per vedere soddisfatte le proprie spettanze da debitori che non pagano.
Secondo gli analisti, è uno dei termometri, forse il più immediato e visibile, della crisi o del benessere che vive una determinata comunità.
Dal 14 agosto 2016 a oggi, secondo i portali che pubblicano avvisi pubblici, perizie, ordinanze e pure le foto di ogni singolo bene, il decremento delle procedure è pari al 31,01 per cento. Un anno fa i beni in vendita erano 216, mentre adesso l’ultimo aggiornamento conta 149 immobili in vendita nell’intera provincia. Un dato decisamente basso e incoraggiante anche nel lungo periodo, considerato che non si registrano così bassi dal periodo pre-crisi, cioè da prima del 2010.
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