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Fase 3 al Sicilia Outlet Village: "Boom di presenze per lo shopping in sicurezza"

Sono logati anche i totem dei disinfettanti e le mascherine di protezione individuale al Sicilia Outlet Village, oasi dello shopping che si trova ad Agira in provincia di Enna e che ha fatto dei grandi marchi presenti all’interno dei suoi 30000 metri quadri, il suo punto di forza.

E dopo i primi giorni di riapertura in salita, la clientela siciliana, l’unica che per ora può arrivare, ha premiato la struttura con un incremento del 40% nell’ultima domenica. Dei 140 spazi commerciali nessuno ha scelto di chiudere ed è prevista anche una nuova apertura del settore lusso.

Meta fissa dei turisti, inserita spesso nei pacchetti dei principali tour operator nazionali ed internazionali, soprattutto maltesi, russi, cinesi e nordeuropei, ha dovuto in queste settimane, fare a meno della clientela estera, compensata però dai siciliani”.

“È la piacevolezza dei luoghi la ragione principale per cui ci scelgono, perché lo shopping è anche piacere - dice il direttore del Sicilia Outlet Village, Cesare Greco -. Attendiamo la ripresa degli aeroporti per ritrovare anche la clientela fuori dall’Isola. Abbiamo riaperto il 18 maggio con dei numeri a cui non siamo abituati, - ammette Greco - di rodaggio, diciamo, ma il trend è stato in crescita fino ad eguagliare, nello scorso weekend, il dato storico, con i siciliani che hanno compensato gli stranieri. I cittadini hanno voglia di tornare alla normalità, anche se con regole, perché non possiamo far finta di niente”.

E le regole al Village si traducono nella nuova segnaletica, in code separate di entrata e uscita, nuove aree attrezzate all’aperto e aree food, dispositivi di sicurezza individuale, nel servizio di vigilanza, costantemente in giro per il Village per evitare assembramenti e ricordare ai clienti di indossare la mascherina, che il centro commerciale omaggia. Guanti e gel sanificante. I negozi hanno la facoltà di misurare la temperatura, all’interno degli spazi però la sicurezza è affidata al singolo brand. La novità è il servizio Priority Entry, per prenotare l’accesso nei negozi ed evitare le code.

“L’investimento in sicurezza è un costo che si è sommato al danno di chiusura di due mesi - afferma il direttore del Village -. Stiamo lavorando in extra budget, abbiamo speso cifre importanti per acquistare beni che erano peraltro carenti sul mercato. Sulle entrate dei due mesi di chiusura dei singoli negozi, stiamo valutando in base alle regole nazionali sugli affitti ma nell’ottica della partnership, valuteremo le soluzioni ottimali”.

Ulteriori difficoltà sono arrivate dalla chiusura di Agira, per la zona rossa, che ha spinto a sospendere anche i servizi interni, limitandosi alla vigilanza solo con l’autorizzazione della prefettura. L’outlet dà lavoro ad un migliaio di persone tra amministrativi, dipendenti dei negozi, vigilanza e servizi. Dei 140 spazi commerciali sono state confermate tutte le riaperture, solo una con ritardo dovuto alla logistica. Le aree bimbi non sono state riaperte, in attesa di conoscere le normative. “Preferiamo lavorare in auto tutela - chiosa Greco -. Siamo ottimisti perché abbiamo già registrato riscontri che ci spingono ad esserlo”.

“Ci sentiamo sereni di tenere questi servizi di sicurezza - afferma Anna Resina, responsabile di gestione del Village di Arcus Real Estate che ha sede a Milano - che sono un investimento elevato e continuativo da parte nostra e dei negozi, perché vogliamo garantire uno shopping “safe”. Le mascherine che omaggiamo ai clienti sono certificate, riutilizzabili e made in Italy. I negozi, poi, sono tutti direzionali cioè gestiti direttamente dalle case madri, e adottano protocolli di sicurezza in tutta la rete vendita. I feedback delle aziende e della clientela ci danno la positività di riappropriarci della nostra vita ed andare avanti con coraggio, tanto che è prevista nelle prossime settimane l’apertura di un brand del lusso tanto atteso”.

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