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Coronavirus, cento tavoli in strada a Enna per la protesta dei ristoratori

Cento tavoli in strada oggi davanti alla prefettura di Enna per la protesta dei ristoratori. Con loro a manifestare anche Partite Iva, proprietari di palestre, di cinema, rappresentati ed operatori del mondo dello spettacolo, gestori di teatri, lavanderie, bar, alberghi, agriturismo, B&B, discoteche, pizzerie, agenzie di viaggio, le guide turistiche.

La protesta, con lo slogan «Mai più chiusi», è per chiedere di riaprire subito i ristoranti, in sicurezza, l’immediata riapertura delle attività commerciali, l’eliminazione del coprifuoco e aiuti concreti alle imprese. I ristoratori, che sostengono di essere tra le categorie più penalizzate, chiedono nuove regole per ripartire e nuovi accordi per affrontare i prossimi difficili anni e chiedono anche l’eliminazione dei distanziamenti e l’apertura anche a cena sia all’esterno che all’interno dei locali.

Tutte le categorie che hanno aderito hanno chiesto voucher emergenziali, esonero della richiesta del Durc, blocco degli sfratti e del distacco delle utenze, azzeramento delle tasse comunali relative alle imprese danneggiate dal Covid. «Rivendichiamo la dignità del lavoro. Siamo stanchi di pagare, insieme a poche altre categorie penalizzate, il prezzo di norme che appaiono senza senso - dicono gli organizzatori - e siamo allo stremo, perchè i ristori sono stati inadeguati».

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