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Coldiretti, è Sos in Sicilia per centinaia di stalle senza acqua: arriva il primo carico di fieno

Parte la campagna di solidarietà con il foraggio proveniente dal Nord per sfamare gli animali

Centinaia di allevamenti che non riescono più a sfamare i propri animali per la mancanza di acqua e foraggio bruciato dalla siccità, con il serio rischio di vederli morire. È ormai drammatica - denuncia Coldiretti - la situazione nelle campagne della Sicilia, dove è arrivato il primo carico del milione e mezzo di chili di fieno donati da Coldiretti, Consorzi Agrari d’Italia, Bonifiche Ferraresi, Associazione italiana allevatori e Fedama - Federazione delle Associazioni Nazionali di Razza per dare un aiuto alle stalle dell’isola, letteralmente in ginocchio a causa della siccità.

Il foraggio, sottolinea l’organizzazione agricola, viene trasportato e distribuito nelle aziende più in difficoltà ma è solo un aiuto parziale che non potrà da solo salvare mucche e pecore ormai allo stremo in tutta la regione, a partire dalle zone interne, ormai arse con campi di grano e pascoli completamente secchi a causa della perdurante mancanza di pioggia.

Coldiretti Sicilia è impegnata in questa fase, viene aggiunto, a portare anche acqua nelle zone più in difficoltà. Le stime attuali parlano di un calo del 70% del raccolto, ma se la situazione dovesse perdurare c’è il concreto rischio di un vero e proprio azzeramento. E gli allevatori sono costretti a comprare il prodotto fuori regione a costi difficili da sostenere, considerata la grave crisi. «Ma la preoccupazione riguarda ormai - commenta Coldiretti - tutti i comparti dell’agroalimentare siciliano, vittima di anni di incapacità ad investire su un sistema infrastrutturale capace di non far disperdere l’acqua e in grado di garantire alle aziende la sopravvivenza».

Nei giorni scorsi, nell’annunciare l’iniziativa, Coldiretti Sicilia avea parlato di un milione e mezzo di chili di fieno, con pellet di erba medica, in dono per cercare di salvare dalla fame le stalle siciliane. Il carico partito da Porto Maggiore (Ferrara) è stato destinato alle aziende isolane nelle province di Enna, Caltanissetta, Ragusa e Agrigento, Catania e le altre zone dove si contano i danni maggiori negli allevamenti. Dopo le richieste avanzate da Coldiretti, il governo ha decretato lo stato di emergenza ma la situazione è sempre più grave per l’assenza di pioggia. Drammatica la condizione degli allevamenti dove decine di migliaia di mucche e pecore rischiano di morire di fame e di sete, con mangiatoie e abbeveratoi vuoti, ma danni si segnalano anche sulle colture a partire dal grano, con cali in alcune zone che arrivano al 70% del raccolto.

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