PIAZZA ARMERINA. Impazza il toto-nomi tra i corridoi della politica piazzese dopo l’uscita di scena a sorpresa dalla giunta comunale dell’ormai ex assessore Pippo Oliveri. La nomina dell’amministratore “tecnico” è stata revocata nelle scorse ore dal sindaco Filippo Miroddi in circostanze che rimangono tuttora non chiarite. Il primo cittadino starebbe valutando se riempire la casella della Pubblica istruzione e delle Pari opportunità con un altro tecnico di sua personale fiducia o se utilizzare l’assessorato da un punto di vista più strettamente politico, per rinsaldare alcune alleanze o trovarne di nuove. Nella prima direzione andrebbe la possibile nomina del funzionario Asp Lucio Paternicò, attuale consulente a titolo gratuito del primo cittadino, ma anche quella del dirigente di cancelleria Basilio Fioriglio, esponente politico di lungo corso, già consigliere nella scorsa legislatura. Più “politiche”, invece, sarebbero le opzioni di Massimo Di Seri, gradito al consigliere Laura Saffila e al gruppo politico ex Pdl vicino a Filippo Rausa, e quella dell’avvocato Francesco Alberghina, fedelissimo del vicesindaco Giuseppe Mattia per il gruppo Patto per Città, scelta quest’ultima che andrebbe a consolidare la posizione assai ingombrante e forte nell’amministrazione Miroddi dello stesso Mattia, il quale sembra puntare alla candidatura di sindaco alle prossime amministrative. La scelta di Alberghina e il rafforzamento dell’area politica del vicesindaco, però, subirebbe alcuni veti da parte degli altri alleati, non proprio entusiasti di un eccessiva concentrazione di potere in mano al numero due di Sala delle Luci. Un’indiscrezione rilanciata da quale sito online di informazione e social network, rimbalzata anche nei corridoi politici del palazzo comunale, quella di una possibile manina del sindaco di Catania, Enzo Bianco, il quale condivide con Miroddi le origini aidonesi, per far entrare parte del Pd dentro il governo della città dei mosaici, attraverso due consiglieri. Un’ipotesi quest’ultima che non avrebbe molti riscontri. E intanto una curiosa soddisfazione “campanilista” serpeggia tra i piazzesi più tradizionalisti, quelli che non hanno mai visto di buon occhio le origini “aidonesi” del sindaco Miroddi e quelle “valguarneresi” dell’ex assessore Oliveri.
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