ENNA. Il Comune ha grandi difficoltà per chiudere il bilancio. Le somme a disposizioni sono sempre minori e le necessità aumentano. In questo contesto le spese riguardanti la politica non vengono più viste come una necessità per allargare la democrazia di base ma come un costo da tagliare e per qualcuno da eliminare completamente. Il 2015 si presenta a questo riguardo con un ottimo risultato.
Il consiglio comunale ha già messo in conto un risparmio di circa 195 mila euro. Parte della somma arriva dai risparmi conseguiti dai consiglieri ma parte arriva pure dalla chiusura per tre mesi di Sala d'Euno, incombeva la campagna elettorale. Quindi un risparmio temporale che per il resto del mandato consiliare, presumibilmente, non si avrà. Per rendere invece la spesa del consiglio meno consistente per tutti e cinque anni il consigliere del Pd, Stefania Marino, ha presentato una mozione che è già stata sottoscritta da altri colleghi. Con l'atto consigliare la Marino chiede al sindaco Maurizio Dipietro «che il costo dell'attuale giunta non superi quello della precedente». Secondo il calcolo che il gruppo del Pd ha fatto il costo della giunta Dipietro supererebbe quella di Garofalo di ben 45 mila euro l'anno. Superata questa parificazione la mozione chiede una ulteriore «riduzione dell'indennità spettante a sindaco e giunta del 30 per cento».
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