ENNA. Tempesta in casa Pd. A sentire i rumors, oggi dovrebbe scattare il provvedimento di commissariamento del partito provinciale. Matteo Renzi, premier e segretario nazionale del Pd, avrebbe già completato tutto l'iter procedurale per la nomina e tirato fuori dal cilindro un dirigente calabrese a lui particolarmente vicino: Ernesto Carbone. Quest'ultimo conosce molto bene il partito siciliano per essere già stato commissario provinciale a Messina. Renziano di ferro le cronache dei giornali lo hanno più volte immortalato alla guida della Smart mentre accompagnava il premier negli incontri politici. Insomma il presidente del consiglio dei ministri manda ad Enna un suo uomo per prendere in mano il partito dei record ma dal verbo crisafulliano.
E questo nella seconda repubblica, o giù di lì non è possibile ammettere. Ieri pomeriggio l'indiscrezione si è abbattuta su Enna ed ha sconquassato i piddini lasciandoli senza parole. Una sferzata così violenta che ha fatto rabbrividire la bomba d'acqua della mattinata, quella che colpito veramente la città e che ha fatto tanti danni. Intorno alle 18 le prime telefonate che hanno lasciato a bocca aperta i dirigenti del partito impegnati nella ricerca dei voti per i due candidati alla segreteria provinciale: Pino Amore crisafulliano e Fabio Venezia, Giovani Turchi. Incredulità e rabbia, sono i sentimenti che hanno investito il Pd ennese.
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