ENNA. Secondo quanto apprende l'ANSA il provvedimento di commissariamento del Pd di Enna potrebbe essere nullo. Il deliberato, a firma del vice segretario Lorenzo Guerini, è stato emesso il 15 ottobre riportando il parere favorevole e obbligatorio della commissione nazionale di garanzia del partito. Ma la commissione avrebbe dato il via libera il 16 ottobre, quindi il giorno successivo alla data di commissariamento. Quindi il provvedimento emesso antecedentemente al parere dei Garanti potrebbe essere considerato nullo.
Intanto però c'è soddisfazione nel Pd dentro l'area Renzi per il commissariamento della federazione provinciale e la nomina di Ernesto Carbone quale reggente della nuova fase. «Ringraziamo il segretario nazionale Matteo Renzi e l'intero ufficio di segreteria - scrive la corrente renziana in una nota - per aver accolto le nostre istanze, ed esprimiamo apprezzamento al segretario regionale Raciti per il parere favorevole offerto al commissariamento».
E continua: «L'attenzione alle vicende provinciali mostrata da Renzi prova che il Pd ha il coraggio e sa cogliere le forti istanze di cambiamento e di rinnovamento provenienti dal territorio». I renziani ritengono «ormai improponibili i metodi della politica degli anni passati che ha ridotto il Pd ennese a mero strumento ad uso e consumo di pochi, vittima di una gestione padronale e personalistica». Sono duri a indicare il partito come «luogo del pensiero unico, mortificato con sciagurate epurazioni ed espulsioni». E le «recenti disfatte elettorali ne sono una dimostrazione». L'indicazione riguarda in particolare Enna dove «il segretario provinciale (Crisafulli ndr) si è candidato senza il simbolo del partito».
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