PIAZZA ARMERINA. Ha condiviso su facebook un epiteto molto colorito rivolto al sindaco Filippo Miroddi da un'altra persona ed ora si ritrova con una richiesta di rinvio a giudizio e il processo dopo la querela del primo cittadino. Gli esponenti del Movimento Cinque Stelle, gruppo al quale la donna appartiene da alcuni anni, hanno deciso di imbavagliarsi pubblicamente per «dire no a censura, querele e intimidazione» verso blog, facebook, mass media e la libertà di opinione in genere.
«Sono K. T. e questo sindaco mi ha querelata. Sono moglie e madre, e da tre anni a questa parte ho abbracciato il M5S. La mia azione politica è stata rivolta fin dall'inizio alla denuncia di questo sistema politico, ben lontano dai bisogni delle collettività, la politica che faccio parte dal basso, dalla strada, dalle piazze, le agorà a noi tanto care, è fatta da cittadini normalissimi, dallo studente, alla casalinga, dall'avvocato al semplice commerciante, una politica trasversale che attraversa diverse generazioni», scrive l'attivista grillina su facebook. «La contro-risposta alla mia libertà di opinione e denuncia di mala politica è stata una querela!!», aggiunge.
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