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Mozione di sfiducia al sindaco di Enna, lui: "Vado avanti"

ENNA. La sfiducia al sindaco Maurizio Dipietro che, alla luce del risultato del referendum interno al Pd ennese tenutosi il 12 luglio, sembrava cosa fatta, rimane invece in forse. Il sindaco è sereno nella consapevolezza, dice, «di avere fatto il mio dovere», parla di «una vicenda paradossale» e anticipa che a brevissimo nominerà gli assessori per completare il plenum della Giunta.

Il 12 luglio le operazioni di voto, con le quali si chiedeva agli iscritti al Pd di Enna se volevano che la sfiducia al sindaco venisse presentata subito, si erano concluse con la vittoria del «si». Su 1.300 iscritti i votanti erano stati 737 e di questi avevano espresso la volontà della sfiducia in 547, pari al 75%. La decisione delle urne era stata messa in discussione, subito, dal commissario provinciale del partito Ernesto Carbone, che aveva dichiarato “chi va contro le regole del partito è fuori”, ne era eseguita una polemica con Vladimiro Crisafulli.

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