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Le scelte da fare per garantire il diritto alla salute: due giorni di convegno alla Kore di Enna

L’incontro metterà a confronto personaggi di rilievo del mondo istituzionale, sanitario e universitario nazionale e regionale

Quali modelli e azioni per la tutela del diritto alla salute  come bene comune: se ne parlerà nei giorni 8 e 9 settembre, presso l’Auditorium Scelfo dell’Università Kore di Enna, durante il convegno Il Servizio Sanitario Nazionale e la formazione in Sanità, promosso dalla stessa Kore in collaborazione con Innovazione per l’Italia e il patrocinio  di Fondazione Sicilia e Aisdet (Associazione italiana sanità digitale e telemedicina).

L’incontro riunirà, nelle due giornate, personaggi di rilievo del mondo istituzionale, sanitario e universitario nazionale e regionale. Venerdì 8 Settembre il convegno si aprirà  con i saluti istituzionali del sindaco di Enna, Maurizio Dipietro, del rettore dell’Università Kore di Enna, Francesco Tomasello, del presidente di Innovazione per l’Italia, Giovanni Lo Giudice, e del presidente di Fondazione Sicilia, Raffaele Bonsignore. Seguirà un intervento introduttivo del presidente della Università Kore  Cataldo Salerno. Sarà poi di particolare interesse il dialogo tra  Massimo Russo, presidente onorario di Innovazione per l’Italia, e don Renzo Pegoraro, cancelliere della Pontificia Accademia per la Vita, moderato da Salvino Leone, presidente del Comitato etico territoriale della Sicilia, sul tema della Salute come bene universale.

La transizione ad una sanità digitale sarà affrontata in una sessione che vedrà protagonisti Annalisa Tardino, europarlamentare componente della Commissione Health Data Space, Valerio Salerno, docente dell'Università Kore, e Ottavio Di Cillo, presidente Aisdet.

Durante le due giornate sarà presentato lo stato del bene pubblico primario, la tutela della salute, e saranno discusse le nuove esigenze e le relative prospettive: dalla formazione alle infrastrutture, dalla programmazione territoriale alle questioni che attengono al personale medico e delle professioni sanitarie, dalla pianificazione dei costi pubblici alla sussidiarietà, dalla qualità delle prestazioni fino alle opportunità offerte dal Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza). Il tutto con una attenzione particolare alla sanità siciliana. I partecipanti al convegno della Kore faranno il punto sullo stato di salute della sanità alla luce del dettato costituzionale e dell’effettivo funzionamento dei presìdi ospedalieri, degli istituti di ricerca e delle università, con l’obiettivo di fornire contributi organizzativi, soluzioni scientifiche e modelli di buone pratiche a fronte delle gravi emergenze che stanno mettendo a dura prova la realizzazione piena del principio di assistenza sanitaria universale, che caratterizza il nostro sistema. Sono previsti oltre sessanta relatori provenienti da tutta Italia, personalità che, a vario titolo e nei diversi campi, ricoprono ruoli di primo piano nel complessivo funzionamento del Sistema sanitario nazionale. Sotto i riflettori anche la Sicilia, con le sue criticità ma anche con le sue eccellenze e le sue straordinarie prospettive di sviluppo sia nei servizi che nella formazione delle nuove figure professionali.

Sabato 9 settembre la sessione sullo stato di salute della sanità siciliana sarà introdotta da Adelfio Elio Cardinale e si articolerà con gli interventi dell’assessore regionale alla Sanità Giovanna Volo, del presidente della VI Commissione dell’Ars, Giuseppe Laccoto, del presidente della sezione di controllo della Corte dei Conti Sicilia, Salvatore Pilato, e del dirigente generale del Dipartimento Programmazione strategica, Salvatore Iacolino.

I Progetti delle Università siciliane per lo sviluppo della formazione medica e della collaborazione Università-sanità regionale saranno illustrati dai rettori siciliani Salvatore Cuzzocrea di Messina, Presidente della Crui, Massimo Midiri di Palermo e Francesco Priolo di Catania. La sessione sarà introdotta e moderata da Lino Morgante, presidente e direttore editoriale di Gds, e da Francesco Tomasello.

La sessione conclusiva del convegno è dedicata alla medicina nel contesto internazionale e mediterraneo, con la partecipazione della rettrice dell’Università Ca’ Foscari di Venezia e Delegata Crui per l’Internazionalizzazione Tiziana Lippiello, di Maria Tripodi, sottosegretario di Stato al Ministero deli Esteri, e di due  autorevoli rappresentanti della sanità e della scienza medica del Marocco e della Tunisia, Ben Fouila Fatima Zahra e Riadh Gouider.

«Il Sssn e di seguito il Ssr – dice Massimo Russo - stanno attraversando un momento di forte criticità, per cui si rende necessario, anche a seguito delle azioni che si prevedono di avviare per il processo di autonomia differenziata, una riflessione profonda sui modelli organizzativi di servizio delle aziende e del territorio e del nuovo posizionamento che devono avere le figure medico-sanitarie, nonché dei percorsi professionali e specialistici necessari ad accompagnare la transizione verso nuovi modelli organizzativi e assistenziali. Si tratta di un processo complesso, che coinvolge gli stakeholder della sanità pubblica e privata nel suo complesso, i rappresentanti istituzionali, l’industria, e le istituzioni formative, che sono invitate a fare sistema per sostenere e tutelare il diritto costituzionale alla salute».

«L’assegnazione  del Ministero all'Università Kore per il nuovo anno accademico di 360 posti riservati agli studenti di Medicina - dice il rettore Francesco Tomasello - ci inorgoglisce ma, allo stesso tempo, ci fa avvertire la grande responsabilità di dover rispondere alle aspettative dei giovani e delle loro famiglie, della comunità regionale e nazionale con un alto livello di servizi e funzioni istituzionali. Siamo molto lieti di organizzare questo convegno insieme a Innovazione per l’Italia, che dibatte da tempo gli stessi temi  oggi al centro di questo incontro. In sanità restano cruciali una maggiore efficienza nell'organizzazione dei servizi e la valutazione della qualità delle prestazioni. L’Università ha un ruolo centrale nel percorso formativo del personale, che svolge anche in sinergia con la sanità regionale. Università e sanità dovranno sempre più investire sui talenti e scommettere sui giovani  per superare le sfide future e le resistenze al cambiamento, fra queste l'ineludibile transizione ad una sanità digitale. La Sicilia, grazie ai suoi saperi in ambito medico, tecnologico ed umanistico, può a pieno titolo essere baricentro di una cooperazione universitaria nell’area mediterranea».

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