
“Mai più lavoratori dei Consorzi di bonifica siciliana senza stipendi per i debiti degli enti regionali. Mai più casi come quelli scoppiati a Enna, appena un anno fa, e più recentemente a Ragusa e Agrigento! Anche per questo serve una riforma del settore, purché sia una riforma vera”.
Con un appello-denuncia alla Regione la segretaria generale della Filbi-Uila, Francesca Torregrossa, ha chiuso stamattina a Pergusa l’Esecutivo dell’organizzazione sindacale isolana, guidata da Enzo Savarino. Presente il segretario della Uila Sicilia, Nino Marino. Proprio quando all’Ars entra nella fase decisiva la discussione del disegno di legge che riorganizza i Consorzi di Bonifica, Francesca Torregrossa ha rivendicato “risorse certe per assicurare servizi efficienti al mondo agricolo e garanzie occupazionali in modo da chiudere una lunga stagione segnata per troppi dipendenti dalla precarietà cronica”. L'esponente sindacale ha anche sottolineato la "scelta simbolica" di Pergusa, in riva al lago, per la riunione di oggi: "Qui, dove più drammatica è stata l'emergenza siccità la scorsa estate, si capisce bene quale e quanto sia il rilievo strategico della Bonifica in un territorio dove il rischio di desertificazione è sempre più alto e concret
Il segretario della Filbi Sicilia, Enzo Savarino, ha affermato: “Abbiamo dovuto condurre una lunga battaglia pur di ottenere nei giorni scorsi dalla Regione un contributo straordinario destinato a pagare parte degli arretrati alle lavoratrici e ai lavoratori di Ragusa e Agrigento. Una scena già vista troppe volte. Finalmente adesso si volti pagina con una riforma fondata su investimenti e stabilità, senza lasciare nessuno indietro. Non si può abusare ancora di professionalità e passione del personale, che malgrado tutto ha sempre garantito un servizio indispensabile per l’economia e per l’ambiente della nostra Isola”.
Nel suo intervento, il segretario regionale della Uila Nino Marino ha sottolineato “il pieno sostegno di tutta la nostra organizzazione alla Filbi e al comparto della Bonifica nella consapevolezza che lo sviluppo economico, occupazionale e sociale della nostra Isola passa inevitabilmente dallo sviluppo pieno delle troppe potenzialità inespresse dall’agricoltura in ogni sua componente”. Marino ha, infine, ribadito "la necessità che la Regione assicuri ai siciliani una forza di Protezione ambientale, che non può fare a meno delle competenze e dell'esperienza di forestali e personale dei Consorzi di Bonifica".
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