TROINA. Il termine vastedda (dall’antico francese gastel o wastel) in Sicilia designa in genere un pane rotondo, per antonomasia a Palermo il «pane con la milza», mentre a Troina è una deliziosa focaccia con i fiori del sambuco (vastedda cu’ sammucu), tradizionalmente associata con la Festa dei Rami, che ogni anno si protrae per ben tre settimane in onore del patrono San Silvestro, monaco basiliano. A Troina tutto è già pronto: la sera di giovedì circa 600 devoti, tutti rigorosamente maschi, andranno a prendere il «massaro», e partiranno a piedi per l’appuntamento annuale del pellegrinaggio tradizionale, detto «viaggio». Da quest’anno, nomina sunt omina, il massaro si chiama proprio Luigi Sambuco; come quello di un vero re, e come quella del rais della mattanza, fino a eventuale abdicazione, la sua carica è a vita. DAL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA. PER LEGGERE TUTTO ACQUISTA IL QUOTIDIANO O SCARICA LA VERSIONE DIGITALE